LE CALZE: e tu che tallone e punta vuoi?

Maglia, Tecniche della Maglia

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Una delle prime cose che imparai a lavorare a maglia furono proprio le calze. Ricordo che uno dei tanti pomeriggi a casa con mia nonna Angela, seduti attorno al tavolo della sala, le mi mise in mano il mio primo gioco di ferri, un gomitolo di lana gialla, e mi spiegò per la prima volta come si lavorasse in circolare. Arrivati all’altezza del tallone mi prese il panico, ma lei come sempre pazientemente mi disse “niente paura, non è affatto difficile, basta semplicemente formare un angolo”…Ed in effetti è davvero così!

Anatomia delle calze: la prima con tallone lavorato a ferri accorciati, la seconda con tassello.

Anatomia delle calze: la prima con tallone lavorato a ferri accorciati, la seconda con tassello.

Lavorare una calza è simile per certi versi a lavorare una manica, si crea una lavorazione tubolare che “si piega ad angolo” formando il tallone, ed infine chiusa con una serie di diminuzioni in punta.
La prima decisione da prendere quando decidiamo di lavorare una calza è se lavorarla cuff-down, dal bordino alla punta in top-down oppure in toe-up, ovvero dalla punta a salire. La seconda importante decisione da prendere è quale tipo di tallone e quale tipo di punta scegliere, perchè a seconda del tipo di vestibilità, di “look” che vogliamo ottenere o dal nostro livello di capacità a lavorare a maglia abbiamo davanti a noi molteplici opzioni!
Ecco quindi perché ho deciso in questo articolo di presentarvi un mio nuovo progetto: una rubrica simile a “UN PIEDINO PER OGNI OCCASIONE” tutta dedicata alla lavorazione di punte e talloni delle calze! Periodicamente verranno pubblicati gli articoli che verranno a mano a mano nella lista sottostante (come se fosse un indice) per facilitarne di volta in volta la consultazione! In alcuni articoli mi permetterò di suggerirvi anche alcuni testi utili per imparare al meglio la lavorazione delle calze!

TALLONI

  • Short Rows Heel (tallone a ferri accorciati)
  • German Strap Heel
  • V-Heel
  • French Heel
  • Dutch Heel
  • Fish Lips Heel
  • Sweet Tomato Heel
  • Crystal Heel
  • Hat Heel
  • Non-Stop Heel

PUNTE

  • Paired decrease Toes (punte classiche a diminuzioni pareggiate)
  • Horizontal band toe
  • Star Toes
  • Spiral Toes
  • Flower Toes
  • Propeller Toes
  • Cat’s Moccassin Toe

DUE LIBRI CONSIGLIATI AI PRINCIPIANTI

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Se con questo articolo vi siete incuriositi, vorreste tentare di realizzare il vostro primo paio di calze, ma siete timorosi perché ancora principiati del lavoro a maglia THE SOCK KNITTER’S WOR KSHOP (Ewa Jostes e Stephanie Van Der Linden, Clarkson Potter Ed. -2010) e GETTING STARTED KNITTING SOCKS (Ann Budd, Interweave Pr – 2007) sono i libri che fanno al caso vostro!
Il primo è un vero e proprio work-shop, ovvero un corso, che parte dalle basi e guida passo passo il knitter alla scoperta del modo per lavorare al meglio le calze con un sacco di nozioni interssanti, il secondo manuale, come tutti i libri di Ann Budd, è un prezioso alleato per imparare a lavorare calze basiche sviluppandole in multitaglia! 

Il Punto Twigg: un nuovo mo(n)do della maglia bicolore

Le recensioni di Ivan, Libri, Maglia, Tecniche della Maglia

Mi trovavo, come spesso faccio, a vagare per una delle librerie del centro di Milano, e trascinato da una forza “mistica” sono giunto al reparto “Tempo Libero”, li, tra un titolo e l’altro, un nuovissimo volume da poco stampato ha catturato la mia attenzione…non ho potuto fare a meno di acquistarlo ed ora lo recensirò per voi!

814unJVu9XL (1)IL PUNTO TWIGG (Vicki Twigg, Il Castello Ed. – 2015) traduzione italiana di “Twigg Stitch: A New Twist on Reversible Knitting” della Interweave è, come praticamente ogni libro edito dalla famosa casa editrice americana, un vero gioiellino di manuale che guida il knitter attraverso la scoperta di questo nuovo punto, simile per certi versi al punto brioches, di realizzazione abbastanza semplice una volta appresa la manualità necessaria a lavorare con due fili di colori diversi, e che da uno straordinario risultato bicolore e double-face ai nostri lavori a maglia!

Il manuale si sviluppa in 168 pagine, tutte a colori, ricche di immagini dei modelli, foto-tutorial delle tecniche da acquisire, schemi dei punti ben fatti, chiari e semplicemente comprensibili da tutti.

La traduzione è molto fedele all’originale, ben scritta, discorsiva. Una delle cose che più mi ha colpito di questo volume è la ricchezza di tecniche base spiegate all’interno delle sue pagine: tra i metodi di avvio troviamo ad esempio (credo per la prima volta su un testo tradotti in italiano) due metodi di avvio tipicamente “nordici”: il German Twisted Cast On ed il Norwegian Alternating Knit & Purl Cast On. Interessantissima tutta la parte ovviamente della lavorazione a due colori, che viene spiegata tenendo entrambi i fili nella mano destra per chi lavora English, entrambi i fili nella mano sinistra per chi lavora Continental, e tenendo un filo in ogni mano per chi come me è ambidestro!

Carini, molto, i 9 pattern (tutti di accessori) nella parte centrale del libro, che seguono passo passo, spiegati in modo semplice e chiaro, il knitter che vuole provare questa tecnica. Per chi poi, come me, vorrà osare con la fantasia, e provare a realizzare un proprio pattern con il punto Twigg, Nella quarta ed ultima parte del manuale, troviamo un’accuratissima raccolta di punti spiegati passo passo attraverso grafici e spiegazioni scritte.

In conclusione posso affermare che IL PUNTO TWIGG è un manuale straordinario, divertente, assolutamente accurato, che propone un nuovo metodo di lavorazione bicolore a maglia adatto a chi già ha esperienza di colorworks e vuole imparare qualcosa di nuovo, sia al principiante stufo dei soliti diritto e rovescio che desidera più colore nelle sue opere!

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Knitting Around the World: Un viaggio per scoprire la maglia nel mondo

Le recensioni di Ivan, Libri, Maglia, Tecniche della Maglia

616l3ZkT2tLOrmai lo sapete, io amo imparare sempre cose nuove e soprattutto su questo mondo che mi affascina, ma ancora di più amo condividere ciò che imparo.

Ho scoperto KNITTING AROUND THE WORLD (Lela Nargi – Voyageur Pr, 2011)  come sempre girando su internet e ne sono rimasto affascinato.

Non è un semplice manuale di maglia come si potrebbe pensare, ma è bensì un “diario di viaggio” scritto dall’autrice che ci porta alla scoperta della maglia nel mondo, facendoci scoprire tantissime nuove tecniche davvero quasi sconosciute.

Il volume è suddiviso in capitoli itineranti le varie parti del mondo, ed in ogni capitolo ritroviamo storia, tecniche e alcuni pattern o spiegazioni di lavorazioni particolari. Anche se in lingua inglese, il libro è ben scritto e soprattutto discorsivo, rivelandosi una piacevole lettura ed un buon manuale per tutte quelle persone che oltre a lavorare a maglia, amano viaggiare con la fantasia e imparare nuove cose!

In conclusione posso affermare che KNITTING AROUND THE WORLD è un libro interessante, divertente ed una lettura scorrevole che consiglio a tutti gli appassionati di maglia!
Potete acqusitare il libro scontato QUI

IL TERRIBILE, TERRORIZZANTE STEEKING

Fair Isle, Maglia, Tecniche della Maglia

image-0106 (2)In questi giorni, come molti voi sicuramente sapranno, sto lavorando alla mia conferenza sulla maglia anglosassone che terrò il 28 febbraio a Parma da MiSTERLiNo.
Leggendo e rileggendo sui vari argomenti che tratterò, tra i tanti che mi hanno interessato, quello dello Steeking è forse uno di quelli che mi ha più colpito! Proprio come nella famosa scena di “Frankenstein Junior”, quando si nomina questa tecnica si sentono nitriti di cavallo e tuoni in lontananza; ho così deciso di condividere i segreti di questa meravigliosa lavorazione con voi. Le immagini sono tratte dal bellissimo libro KNITTING MASTERCLASS (Edizioni Collins & Brown, 2013) di Knitter e Juliet Bernard, che consiglio insieme ai classici ALICE STARMORE’S BOOK OF FAIR ISLE KNITTING di Alice Starmore e TRADITIONAL FAIR ISLE KNITTING di Sheila McGregor, a chi volesse approfondire sull’argomento!

LO STEEKING: CHE COSA E’?

E’ la tecnica  con cui vengono da prima fermate ed in seguito tagliate le maglie di un capo lavorato stranded o fair isle per creare aperture e cucire insieme le maniche al corpo di un maglione, oppure l’apertura per il davanti di un cardigan.

LO STEEKING AD AGO O A MACCHINA

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E’ forse la tecinca più veloce e semplice per effettuarlo.

Come sa chi cuce, la macchina da cucire crea una serie di punti creati con il filo della bobina e filo della spoletta che danno vita a cuciture molto resistenti.

Con l’ausilio di una macchina da cucire, con montato un piedino adatto, impostata sul punto dritto piuttosto stretto (lunghezza del punto regolata su 1,5 mm), si rinforzano le maglie del capo  con due cuciture ai lati della linea centrale in cui si farà il taglio, e poi si taglia con un paio di forbici che devono essere molto affilate. Se vogliamo rendere più elastica la cucitura, possiamo anche eseguire l’operazione selezionando un punto zig-zag o zig-zag triplo (quel’ultimo renderà la cucitura più forte e sicura).

Si può eseguire la stessa operazione anche cucendo a mano con un ago da lana, rinforzando le maglie del capo sui due lati della linea di taglio eseguendo una serie di punti indietro, che daranno una cucitura resistente simile a quella effettuata dalla macchina.

LO STEEKING AD UNCINETTO

E’ la tecnica leggermente più elaborata ma anche la più tradizionale con cui viene eseguita nelle Isole Shetland.

image-0108 (2)Innanzutto dobbiamo individuare il centro della nostra linea di taglio (img 2 grande) e poi procedere come segue:

  1. 011201Ripieghiamo la maglia in modo da avere ben chiare le maglie che si trovano sui due lati della linea centrale di taglio
  2. Inseriamo l’uncinetto attraverso la prima maglia sulla destra della linea di taglio e attraverso la maglia centrale
  3. Attorcigliamo il filo attorno all’uncinetto, facciamolo passare attraverso le maglie, e creiamo un anello che lasciamo in sospeso sul ferro
  4. rimettiamo il filo sull’uncinetto per creare una catenellaimage-0109 (2)
  5. Dopo aver creato la catenella, inseriamo  l’uncinetto attraverso la seconda maglia del capo e la seconda maglia della linea centrale di taglio
  6. Rimettiamo nuovamente il filo sull’uncinetto, facciamolo passare attraverso le maglie del capo e centrale, e creiamo un nuovo “anellino” che lasceremo in sospeso sul ferro.
  7. Prendiamo ancora il filo con l’uncinetto e creiamo una nuova catenella con l’anello che avevamo in sospeso
  8. Proseguiamo con questi passaggi sino a coprire con questa catena tutto il lato destro della linea centrale sino alla lunghezza desiderata
  9. Giriamo il lavoro e riprendiamo a lavorare la catena di punti anche sul lato sinistro.
  10. Troveremo così la catena di punti lungo tutto il perimetro intorno alla linea centrale di taglio, assicurando e rinforzando così le maglie su entrambi i lati del capo
  11.  e 12. Con un paio di forbici ben affilate e mano sicura tagliamo il capo lungo la linea centrale che abbiamo lasciato libera. Eseguite l’operazione senza fretta e con precisione.

Ivan

UN PO’ DI SCUOLA – GLI INTRECCI

Aran, I Tutorial di Ivan, Maglia, Tecniche della Maglia, World Knitting

Ed eccoci anche al primo incontro con “UN PO’ DI SCUOLA”.
Lo sò, lo sò…solitamente si parte dall’avvio delle maglie! E chiedo venia (prometto che poi procederò con ordine) ma vorrei dedicare questo primo video a chi già un po’ conosce la maglia, e chissà per quale motivo, appena sente parlare di “trecce” si terrorizza. Partiamo da un presupposto “NULLA E’ DIFFICILE, BASTA IMPARARE A FARLO NEL MODO CORRETTO”. Quindi cari amici e amiche non fuggite appena vedete un pattern che può sembrarvi troppo complicato, con un minimo d’applicazione si possono ottenere grandi risultati!

La lavorazione a trecce
Dalle più semplici alle più complesse, le trecce vengono scelte per la realizzazione di capi sportivi, ma, spesso, vengono inserite anche nell’esecuzione di maglie classiche. In base al numero delle maglie destinate all’incrocio e al numero dei ferri che ne distanziano la lavorazione, si possono ottenere rilievi appena accennati o, al contrario, più evidenti e significativi. Gli incroci, che possono essere semplici o misti, hanno lo scopo di inclinare la treccia verso destra o verso sinistra.

Incrocio semplice
Si lavora su un numero di maglie pari per poterle dividere in due parti uguali quando occorre lavorare l’incrocio, che si realizza con l’impiego dell’apposito ferro ausiliario a due punte, dove mettere le maglie in sospeso. A seconda della posizione di tale ferro ausiliario, dietro o davanti al lavoro, l’incrocio avrà un’inclinazione verso destra o verso sinistra.

Incrocio semplice verso destra

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1. Eseguire alcuni ferri lavorando a maglia rasata diritta le maglie destinate all’incrocio e a maglia rasata rovescia le rimanenti maglie. Raggiunta l’altezza stabilita per l’incrocio, mettere le prime 3 maglie in sospeso sul ferro ausiliario, dietro al lavoro.

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2. Lavorare le 3 maglie seguenti a diritto, quindi riprendere le maglie lasciate in sospeso e lavorarle a diritto; per questa lavorazione le maglie possono essere lavorate, a piacere, direttamente dal ferro ausiliario oppure passate sul ferro sinistro.

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3. Proseguire lavorando le maglie come si presentano fino a raggiungere l’altezza stabilita per l’incrocio successivo. La treccia tradizionale prevede che la distanza in ferri tra un incrocio e l’altro sia uguale al numero delle maglie che lo formano.

Incrocio semplice verso sinistra

1. Per ottenere questa inclinazione, raggiunta l’altezza stabilita, in cui si desidera eseguire l’incrocio, mettere le prime 3 maglie del ferro sinistro in sospeso sul ferro ausiliario tenendolo sul davanti del lavoro.

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2. Successivamente, lavorare a diritto le 3 maglie seguenti, quindi riprendere le m. lasciate in sospeso e lavorarle a diritto riportandole sul ferro sinistro oppure, lavorarle direttamente dal ferro ausiliario.

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3. Proseguire lavorando le maglie come si presentano per tanti ferri quanti ne occorrono per raggiungere l’altezza stabilita per l’incrocio successivo, da lavorare come spiegato per l’incrocio semplice lavorato verso destra.

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