Ricamo ad Intaglio: storia e curiosità del più elegante dei lavori ad ago

Libri, Ricamo, Tecniche del Ricamo

tendagabriella_2Col caldo di questi giorni, non so voi, ma proprio non riesco nemmeno ad immaginare di prendere in mano un gomitolo di lana. Ho voglia di leggerezza, di qualcosa che mi faccia pensare al fresco, ed in estate proprio per questo motivo prediligo i lavori ad ago. Ho così ricordato che ancora nel mio blog non avevo citato la fantastica arte del ricamo, di cui sono un grande appassionato, e come potevo cominciare a parlarvene se non con il re di questa tecnica?

IL RICAMO AD INTAGLIO, ORIGINI E STORIA

Nasce nella Francia a cavallo tra XVI e XVII secolo come semplificazione del ben più elaborato Merletto Veneziano (di cui vi racconterò in un prossimo articolo). La leggenda vuole che fu il Cardinale Richelieu (il famoso “cattivo” per eccellenza dei romanzi di Dumas) avesse portato alla corte di Luigi XIII alcune valenti ricamatrici di Burano che inventarono per il monarca questo nuovo tipo di pizzo, che divenne subito di gran moda ornando abiti di dame di corte e tovaglie e tende dei saloni della nobiltà e non solo! Il ricamo ad intaglio, infatti, a differenza del pregiatissimo Merletto di Burano, era molto meno costoso nella realizzazione (soprattutto perché più veloce nella lavorazione), rendendosi così accessibile anche ai ceti meno abbienti della società, e diventando un vero e proprio cult sino alla fine dell’800. per alcuni decenni del 900 decadde, per ritornare ad essere apprezzato negli ultimi anni per la decorazione di tende, tovaglie, copriletti, asciugamani e capi di abbigliamento come colletti e camicette.

COME SI LAVORA?
Punto-festone

L’intaglio, a differenza di quello che credono molti principianti nell’arte del ricamo, è una tecnica piuttosto semplice. Si tratta di contornare il disegno stampato sulla nostra tela di cotone o lino con punto festone fitto (e prima con una filza scambiata se vogliamo realizzare il festone imbottito), arricchendolo con barrette e pippiolini dove richiesto. Una volta terminato il ricamo con un paio di forbici ben affilate, procediamo ad INTAGLIARE, ovvero ritagliare i pezzi di stoffa il più vicino possibile ai bordi festonati, dove richiesto dal disegno, così da ottenere i trafori. In un prossimo articolo vi illustrerò i vari passaggi in dettaglio per creare un ricamo ad intaglio perfetto.

TANTI NOMI, UN SOLO RICAMO

Grazie all’enorme popolarità che assunse questa tecnica, ben presto si diffuse in tutta Europa, assumendo nomi e particolarità diverse:

  • Richelieu: in onore appunto del famoso cardinale, è la tecnica che più si è espansa in Francia, e prevede l’arricchimento delle barrette a punto festone con pippiolini
  • Veneziano: Prende spunto dai disegni tipici del merletto di Burano, ricchi di composizioni floreali e foglie. I disegni vengono contornati da punto festone semplice o imbottito (ovvero con uno o due giri di filza sui contorni del disegno, prima di procedere col punto festone), le barrette vengono lavorate semplici e triple, con o senza pippiolino. Le parti interne del disegno invece vengono arricchite da punti di fondo o decorativi (punto rodi, principessa, punto pieno, punto raso, ecc..)
  • Rinascimento: Il ricamo prende spunto dai disegni dei pizzi rinascimentali. I disegni del merletto, il cui effetto è molto traforato, sono contornati come sempre dal punto festone, mentre la parti esterne alle volute vengono unite da tante barrette che possono essere barrette semplici, triple o a ragnetto.
  • Grosso Intaglio: si esegue su tessuti molto spessi e con filati di cotone piuttosto grossi e ritorti come il Perlè n.8 e il Perlé n.5, nella barretta viene aggiunto un anellino a punto vapore e le parti interne del disegno vengono riempite a punto piatto, punto lungo o retini di fondo.
  • Intaglio su rete: il disegno è contornato dal punto festone mentre il fondo è costituito da un tessuto sfilato e ridotto a rete a sostituzione delle barrette

UN LIBRO INTERESSANTE SULL’ARGOMENTO

INTAGLIOjpg RICAMO A INTAGLIO: schemi e modelli per il più elegante dei ricami di G. Cristianini di Fidio e W. Strabello Bellini (Ed. Giunti Demetra – 2006) E’ forse il miglior libro in italiano sulla teoria e la tecnica del ricamo ad intaglio, insieme ai decalcabili e gli speciali di Mani di Fata editi da Canetta.

Il libro, come accade di rado nelle pubblicazioni italiane, ma come molti dei libri della collana Demetra, è ben spiegato, in modo semplice, con immagini chiare e dettagliate della lavorazione, rendendosi così un manuale chiaro e conciso adatto a tutti coloro che vogliono avvicinarsi all’intaglio. Le immagini sono chiare ed a colori, ed anche moltissimi pattern da ricalcare, suddivisi in diversi gradi di difficoltà, per cominciare subito a mettere in pratica quanto imparato!

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Ivan

WORK IN PROGRESS: I miei progetti per l’estate!

il mondo di Ivan, Lavori in Corso, Maglia, Ricamo, Taglio e Cucito, Tombolo e Merletto a Fuselli

Mentre il caldo si avvicina, ho deciso di accantonare per questi mesi estivi per riprenderlo a settembre il mio progetto sul “Coniglio Vichingo“, il gilet che sto creando con il bellissimo filato Lamora di LaneCardate.

Ma potevo io forse rimanere con le mani in mano? Ovviamente no! Infatti sto seguendo ben 4 progetti un po’ per tutti i gusti che mi accompagneranno nei prossimi mesi:

MERLETTO AL TOMBOLO DI CANTU’

Il giorno del mio compleanno (14 maggio) “casualmente” mi sono recato da Canetta e dopo anni di “ci penso e ci ripenso” ho dato mano al bancomat e mi sono deciso ad acquistare il cuscino per Tombolo!
Ecco dunque il primo progetto per l’estate: Riprendere a lavorare il merletto e cominciare a sperimentare nuovi punti. Da questi esperimenti naturalmente nasceranno anche tanti nuovi post per condividere le mie scoperte con voi!

APIPPI SHETLAND SHAWL

Chi mi segue sulla mia pagina facebook forse ha già intravisto qualcosa su questo mio progetto maglieristico. Grazie ai consigli di Alice Twain e al fantastico libro La Magia del Pizzo Shetland (che avevo recensito in questo articolo) sto creando il mio primo pattern per la creazione di uno scialle lavorato in sottilissima angora bianca, secondo le regole e soprattutto con i bellissimi motivi lace della tradizione Shetland, una volta ultimato il modello sarà messo in vendita sul mio negozio Ravelry.

TANTE STOFFE & TANTI FILI

11297763_10153337254714521_314803141_nNelle mie due preziosissime settimane, sono stato a Savona, la città che mi ha visto crescere ed ha visto nascere le mie passioni.
Una delle cose che più amo della mia vecchia città di residenza è il mercato che ogni lunedì si svolge in Piazza del Popolo, ricchissimo di banchi, ma due in particolare mi sono cari: L’Autonegozio dei Filati (i miei spacciatori di lana e cotone preferiti a Savona) e il Banco Di Baba. Proprio in quest’ultimo ho comprato delle bellissime stoffe in organza di seta e cotone (che vedete in foto), e nei prossimi mesi mi darò alla pazza gioia continuando a migliorare le mie tecniche di taglio e cucito e facendo nuove esperienze con la macchina da cucire e la mia amata taglia-cuci…naturalmente facendoci scappare anche qualche tutorial per voi!
RICAMO IN BIANCO & INTAGLIO

Se c’è una cosa che proprio mi fa pensare all’estate, ebbene quella è il ricamo. Sarà forse perché la mia buona amica Chiara mi ha insegnato quest’arte proprio durante in questa stagione, e sarà forse perché ricamare è un lavoro che mi fa pensare a leggerezza e fresco, ma è proprio un’arte che amo praticare seduto al terrazzo con un buon bicchiere di the freddo alla menta nei pomeriggi di sole.

Ho in cantiere una madoninna da ricamare bianco su bianco ed un centro tavola da ricamare ad intaglio con la tecnica Richelieu, ed anche su questi argomenti sto preparando articoli e tutorial per farveli conoscere ed apprezzare!

E voi miei cari followers?! Avete progetti per l’estate!

Ivan

La Broderie Luneville: un ricamo prezioso tra fili dorati e perle di vetro

Ricamo, Tecniche del Ricamo

9ab2c8e9b5ae7d8cd79660cdb143bfecQualcuno di voi ha mai visto il bellissimo film “Le Ricamatrici“?
Se ancora non lo avete fatto, ve lo consiglio;e chi invece di voi ha già avuto il piacere, non potrà non aver notato i bellissimi pezzi ricamati che ci mostrano alcune scene del film… io me ne innamorai.

Dopo aver visto il film mi documentai, ed ho così scoperto una tecnica di ricamo tutta francese, fatta di colori, punti semplici, tessuti leggeri come ali di farfalla e perline luccicanti come gemme: La Broderie Luneville

CHE COS’E’?

Questa tecnica di ricamo prende il suo nome dalla cittadina di Lunéville, nella regione della Lorena. Si tratta di un ricamo creato per abbellire con punti catenella, fili colorati e spesso metallizzati, perline (soprattutto in vetro) e paillettes tessuti spesso leggerissimi come il velo o l’organza, creando talvolta anche disegni molto complessi. Semplice dal punto di vista tecnico, questo tipo di ricamo richiede però una mano esperta nella realizzazione, soprattutto per la struttura delicata dei tessuti su cui viene eseguito. Il Luneville è spesso utilizzato nella confezione di abiti Haut-Couter nelle collezioni di DIOR.

89bb1082a4ad568b9f6529ae839ba155LA STORIA DEL LUNEVILLE

Già in alcuni antichi testi del 1300 sono riportati documenti che attestano la realizzazione di ricami da Luneville e Nancy, che all’epoca erano realizzati esclusivamente da ago.

Tra il XVII e XVIII secolo molti artigiani ricamatori si insediarono nella cittadina francese, e grazie alla benevolenza e all’amore per questa arte da parte dei Duchi di Lorena, che proprio a Luneville avevano la loro residenza, questa tecnica di ricamo venne resa famosa e apprezzata.

Attorno al 1850 il ricamo Luneville venne rivoluzionato dall’introduzione dei una nuova tecnica, non più ad ago, ma con un uncinetto (chiamato KANTAN) che ne rese molto più semplice, veloce e precisa la realizzazione.
La tecnica non conobbe mai un solo istante di crisi, sino agli anni 20 del 1900, quando la grande depressione, quasi fece scomparire tutti i posti di lavoro di ricamatori e ricamatrici. Ma nel 1950, grazie a Christian Dior, il Luneville torna di gran moda e viene adottato anche da altri grandi stilisti come Elsa Schiapparelli e Balenciaga…ed ancora oggi ci fa sognare con la sua leggerezza ed eleganza, sia su elementi d’arredo, che su accessori o abiti da sposa e da sera.

LO STRUMENTO DEL MESTIERE

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Per la lavorazione del Luneville, oltre a organza, velo, perline, paillette e filo dobbiamo armarci di uno strumento speciale ed indispensabile: l’uncinetto kantan.

Facilmente rintracciabile su internet (cliccando sul link che vi ho fornito lo troverete in vendita su Amazon a meno di 20 €); meno facilmente nelle mercerie italiane, si tratta a tutti gli effetti di un uncinetto con manico spesso in legno, dalla punta molto aguzza (in grado così di “forare” senza danneggiare tessuti delicatissimi) e sostituibile,  corredato di una linguetta di metallo che facilita il passaggio dei fili attraverso la tela da ricamare.

LA TECNICA

Per meglio illustrare la tecnica di questo stupendo ricamo, voglio condividere con voi due video-tutorial messi a disposizione dalla Clover, che spiegano in modo semplice ma esaustivo il Lunville in ogni suo aspetto.

Video 1

Video 2

Concludo questo viaggio nel ricamo francese insieme a voi come sempre consigliandovi un fantastico libro sull’argomento: LA BRODERIE LUNEVILLE di Roland Gravelier e Mick Furiscot (Ed Carpentier – 2003), è forse il miglior manuale in assoluto sull’argomento, ahimè in lingua francese, ma grazie alle moltissime e chiarissime immagini a colori, non è per niente difficile capire il metodo e la tecnica di questo ricamo straordinario. Sono inoltre contenuti nel libro anche alcuni pattern da seguire come esercizio e moltissime curiosità e consigli!

Ivan