Quelli e quelle di voi che mi conoscono e mi seguono ormai da tempo sicuramente ricorderanno della mia grande passione per i vecchi film. Ci fu un tempo, alcuni decenni fa, in cui Hollywood era un moderno Olimpo, popolato di Divini e Divine che con la magia dei loro volti trasportavano su celluloide i sogni della gente comune. Per questo motivo e per la mia grande passione per storia e cinema ho voluto creare questa rubrica, Knitting Divas, dove vi racconterò curiosità e aneddoti sulle più grandi attrici e regine del gossip dei bei tempi andati che amavano nel tempo libero sferruzzare in libertà! Al termine dell’articolo mi permetterò anche di consigliare una pellicola da non farsi scappare! Per inaugurare la rubrica oggi vi racconterò di una delle stelle più brillanti:
Joan, il cui vero nome Lucille Fay LeSueur, nacque a S. Antonio (California) nel 1905. Abbandonata in tenera età dal padre, J. non ebbe quella che si può definire una infanzia facile. La gioia la trovò quando il secondo marito della madre, un certo Billy, proprietario di un piccolo teatro di provincia, la introdusse ancora bimba al palcoscenico, come ballerina.
Lavorò duramente fin dall’adolescenza, facendo la commessa, la donna delle pulizie per continuare a pagarsi le lezioni di ballo, e la sua fortuna fu di essere notata durante una gara di charleston da un agente teatrale che riuscì, giovanissima, a farla scritturare come ballerina di fila a Broadway.
Ostinata e testarda (due qualità che si porterà dietro per tutta la vita), l’uccello ballerino prese il volo per la California, diretta a Hollywood, dove dopo una gavetta non indifferente, districandosi tra comparse e piccoli ruoli, Il vero grande successo arrivò per la Crawford grazie alla sensuale e spregiudicata interpretazione della giovane dattilografa in Grand Hotel (1932) di Edmund Goulding, film vincitore di un premio Oscar, dove recitò accanto a Greta Garbo e John Barrymore. Con questo ruolo Joan si impose sul pubblico americano, e mondiale in seguito, creando questo nuovo modello di donna, dolce e femminile, ma anche indipendente e sfacciata. Ben presto entrò a far parte di quella che veniva definita “La Stirpe Reale di Hollywood” ed arrivò anche l’Oscar, nel 1946, con “Il Romanzo di Mildred“, uno dei suoi film più belli.
Joan, oltre al coccolare i suoi cani, amava sopra ogni cosa lavorare a maglia e all’uncinetto, non era raro infatti intravederla durante le pause tra una scena e l’altra sferruzzare accomodata sulla sua poltrona, nella sua roulotte/camerino e persino spesso sulla sua auto mentre attraversava Los Angeles.
La Crawford si sposò ben quattro volte, ed il suo ultimo marito, Alfred Steele era niente po po di meno che uno dei dirigenti della Pepsi. Ebbe quattro figli, tutti adottivi, la più famosa delle quai è Cristina Crawford, nota per aver scritto un romanzo post-mortem su Joan intitolato “Mammina Cara“, dalla quale venne anche tratto l’omonimo film, in cui dipingeva la madre adottiva come una pazza, sadica e alcolista…tutto ciò, si vocifera, per vendetta sui termini dell’eredità lasciata ai figli da Joan, che morì nel 1977 per un cancro allo stomaco, dopo una sfavillante carriera.
IL FILM DA VEDERE
DONNE, pellicola del 1939 rigorosamente in b/n, regia di George Cukor e naturalmente prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer, è una brillantissima commedia satirica sul mondo alto-borghese tutto al femminile dell’america di fine anni ’30. Il fatto curioso di questo bellissimo film è che per tutta la durata della pellicola non entra mai in scena, neppure per un secondo, un uomo, se non come voce fuori campo.
Qui la nostra Joan recita la parte dell’antagonista, una perfida commessa di un negozio di profumi che ambisce a migliorare il proprio status sociale divenendo l’amante di uomo ricco. Si da il caso che l’uomo in questione sia sposato con Mary Haines (interpretata dalla bellissima Norma Shearer), una vera signora dell’alta società, che con l’aiuto delle sue migliori amiche, riuscirà a sottrarre il marito dalle grinfie dell’amante e riportarlo al suo fianco.
Potete acquistare il DVD QUI
A proposito di vecchi film, ne ho recensiti diversi nel mio blog, ma forse quello a cui sono più affezionato è questo: https://wwayne.wordpress.com/2013/11/21/guardatelo-2/. L’hai visto?
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Ancora no!!!! =D ma lo vedrò…ricordo che ne facevano menzione in “La Morte ti fa Bella”
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Colgo l’occasione per consigliarti quest’altro splendido film della vecchia Hollywood: https://wwayne.wordpress.com/2015/01/30/inseguire-i-propri-sogni/. Vederlo mi ha reso una persona migliore. Grazie per la risposta! 🙂
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Complimenti il tuo blog è veramente interessante …. amo i vecchi films e attori di Hollywood anni 30/40/50/60 e la mia passione per l’arte della maglia non può che farmi apprezzare infinitamente il lavoro che realizzi qui! grazie sono felice di averti ‘trovato’ per caso ! 🙂
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Grazie mille 😁
Presto usciranno nuovi articoli su nuove Dive…la prossima potrebbe essere Olvia De Havilland
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Volevo creare qualcosa che ricordasse capi all’uncinetto o a maglia di attrici a me care come katharine Hepburn ad esempio.. ma non ho trovato nulla ancora .. chissà se ti è capitata qualche vecchia foto ! a presto
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Ho recensito un libro, qualche mese fa, qui sul blog che potrebbe interessarti allora, dai un’occhiata qui:
https://glintreccidivan.com/2015/02/12/retro-knits-un-viaggio-nel-tempo-tra-i-modelli-piu-chic-del-900/
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grazie !!!
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